I pensieri di Diamante

L’umanità è al collasso.

Ogni angolo della ragione delle masse è ormai covo di silenzi e apatia.

C’è spazio solo per il becero nulla di vite caotiche all’inseguimento di false credenze e ideologie.

Il mondo non è più sede dell’umanita’.

L’umanita non è più dell’uomo

ne’ l’uomo dell’amore.

Continuano, incessanti, proclami e propagande.

Intanto le macerie dell’esistenza si accumulano fra le dita di anime sole.

L’uomo ha perso, inconsapevolmente, la speranza e con essa l’essenza della vita.

Sulle lacrime di bambini impauriti disegnano conflitti fra i popoli e la storia ne sarà sempre, e atrocemente, inumidita.

Le sue piaghe giammai si cauterizzeranno poiché la natura del genere umano è questa! È lesiva, egoista, nichilista, illusa!

Ogni tanto una stella, si’! ma il cielo rimane plumbeo e coperto nei secoli di un buio divenire che ha condotto all’ora attuale.

L’ora in cui le eco padroneggiano indisturbate nel vuoto dei cuori e delle menti.

L’effimero diviene la meta. Sono stati divelti i cardini del concreto e negli occhi chiusi di chi giace già al suolo vi sono solo ombre di una tristezza che è ormai tessuto di quest’abito che indossiamo.

E si crede ancora a ciò che raccontano.

Senza più scuse sono le nostre orecchie; e se mai lo sono state le nostre azioni, oggi non v’è più condono: l’uomo è quello che si vede; gli è stato necessario solo il tempo per dimostrarlo.

E si crede ancora… che vi siano politiche di coerenza,

di tutela,

di attenzione,

di tolleranza,

di cura e di benessere per il prossimo.

E si crede ancora e chi lo fa ha la mano armata dall’ignavia.

Il paradigma è cambiato: non conta più ciò che raccontano ma ciò che si è ancora disposti a credere.

La colpa è dell’individuo ma l’azione è della massa di cui è suo granello.

E intanto, l’umanità è al collasso sotto il peso di corpicini inanime a cui è stato tolto il respiro, il gioco e i sogni.

V’è solo odore di polvere, anche in riva al mare. La brezza non può più profumare l’aria per chi ancora conserva una coscienza.

I vostri quadri sono macerie!

La vostra opera è senza colori!

I vostri occhi senza alcuno sguardo!

Tutto questo, sotto l’egida di un potere che mai carpirete per davvero e di cui l’illusione vi ammantera’ il soffio della vostra breve esistenza.

L’eternità sarà il vostro risveglio e la vostra condanna.

D.F.

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