Se si potesse dare un’immagine al cuore degli uomini,
oggi, più che mai, vedremo che i mostri con cui ci si maschera ad Halloween, sono già presenti nell’animo.
È forse la vera festa di questo mondo in cui sofferenza e disprezzo sono i vassalli armati del potere e dell’arroganza.
Guardiamoci intorno e cerchiamo di capire quanto e in che modo sia il caso di festeggiare qualcosa piuttosto che fare ammenda e mostrare sincero cordoglio.
I bimbi che stanno soffrendo con la polvere sul viso di queste guerre mi guardano con distanza e mi sussurrano d’essere lontano: troppo nel tempo, nello spazio e nell’amore.
Le loro risa, i loro sogni sono sotto le macerie di una realtà che non è fatta per la loro purezza, per la loro gioia e la loro sincerità.
Li sento bisbigliare poiché non hanno più voce: la paura l’ha sedata, l’ha repressa. La delusione ha spento i loro occhi, prima ancora della mano dei carnefici.
Fermate il frastuono.
Bloccate le luci.
Spegnete i fuochi.
Questi bimbi non voglio mascherarsi;
questi bimbi vogliono solo dormire,
fra le braccia di qualcuno che insegni loro la vita.
V.F.